2 resultados para Early stage breast cancer, Radiation therapy, Accelerated partial breast irradiation, External beam conformal radiation therapy, Lumpectomy, Target delineation, Fractionation, Whole breast radiation therapy

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Background. Neuroblastoma is the most deadly solid tumor of childhood. In the 25% of cases it is associated with MYCN amplification (MA), resulting in the disregulation of several genes involved in cancer progression, chemotherapy resistance and poor prognosis causing the disregulation of several genes involved in cancer progression and chemotherapy resistance and resulting in a poor prognosis. Moreover, in this contest, therapy-related p53 mutations are frequently found in relapsed cases conferring an even stronger aggressiveness. For this reason, the actual therapy requires new antitumor molecules. Therefore, rapid, accurate, and reproducible preclinical models are needed to evaluate the evolution of the different subtypes and the efficacy of new pharmacological strategies. Procedures. We report the real-time tumorigenesis of MA Neuroblastoma mouse models: transgenic TH-MYCN mice and orthotopic xenograft models with either p53wt or p53mut, by non-invasive micro PET and bioluminescent imaging, respectively. Characterization of MYCN amplification and expression was performed on every collected sample. We tested the efficacy of a new MYCN inhibitor in vitro and in vivo. Results. MicroPET in TH-MYCN mice permitted the identification of Neuroblastoma at an early stage and offered a sensitive method to follow metabolic progression of tumors. The MA orthotopic model harboring multitherapy-related p53 mutations showed a shorter latency and progression and a stronger aggressiveness respect to the p53wt model. The presence of MA and overexpression was confirmed in each model and we saw a better survival in the TH-MYCN homozigous mice treated with the inhibitor. Conclusions. The mouse models obtained show characteristics of non-invasiveness, rapidity and sensitivity that make them suitable for the in vivo preclinical study of MA-NB. In particular, our firstly reported p53mut BLI xenograft orthotopic mouse model offers the possibility to evaluate the role of multitherapy-related p53 mutations and to validate new p53 independent therapies for this highly aggressive Neuroblastoma subtype. Moreover, we have shown potential clinical suitability of an antigene strategy through its cellular and molecular activity, ability to specifically inhibit transcription and in vivo efficacy with no evidence of toxicity.

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Lo scopo del progetto triennale del dottorato di ricerca è lo studio delle alterazioni genetiche in un gruppo di pazienti affetti da micosi fungoide ed un gruppo di pazienti affetti da sindrome di Sezary. Dalle biopsie cutanee è stato estratto il DNA e analizzato, comparandolo con DNA sano di riferimento, utilizzando la tecnica array-CGH, allo scopo di identificare la presenza di geni potenzialmente implicati nel processo di oncogenesi. Questa analisi è stata eseguita, per ogni paziente, su biopsie effettuate ad una fase iniziale di malattia e ad una fase di progressione della stessa. Sugli stessi pazienti è stata inoltre eseguita un’analisi miRNA. Si ipotizza che il profilo d’espressione dei miRNA possa infatti dare informazioni utili per predire lo stato di malattia, il decorso clinico, la progressione tumorale e la riposta terapeutica. Questo lavoro è stato poi eseguito su biopsie effettuate in pazienti affetti da sindrome di Sezary che, quando non insorge primitivamente come tale, si può considerare una fase evolutiva della micosi fungoide. La valutazione delle alterazioni genetiche, ed in particolare la correlazione esistente tra duplicazione e delezione genetica e sovra/sottoespressione genetica, è stata possibile attraverso l’interpretazione e la comparazione dei dati ottenuti attraverso le tecniche array-CGH e miRNA. Sono stati comparati i risultati ottenuti per valutare quali fossero le alterazioni cromosomiche riscontrate nei diversi stadi di malattia. L’applicazione dell’array-CGH e della metodica di analisi mi-RNA si sono rivelate molto utili per l’identificazione delle diverse aberrazioni cromosomiche presenti nel genoma dei pazienti affetti da micosi fungoide e sindrome di Sezary, per valutare la prognosi del paziente e per cercare di migliorare o trovare nuove linee terapeutiche per il trattamento delle due patologie. Lo studio di questi profili può rappresentare quindi uno strumento di grande importanza nella classificazione e nella diagnosi dei tumori.